Questo mi sembra proprio un buon tema da affrontare, visto che ormai sta diventando abbastanza comune incontrare nei supermercati o negli stessi bar un’alternativa al classico latte. Ma perché? É forse una nuova moda? 

Io direi di no, semplicemente mi sembra un'ottima alternativa a qualsiasi bevanda per la colazione: è un modo per bere meno latte, meno caffè, meno tè... e per provare nuovi sapori!
Certo è un'importante bevanda nel caso di intolleranza al lattosio ma, se avete letto il mio articolo "Proteine animali", saprete già qual è il mio punto di vista riguardo al latte e ai latticini: 
ridurli al minimo! Come già ho commentato in quell'articolo, i vari tipi di latte vegetale sono meno calorici (ma non privi di calorie), senza grassi saturi (ma ricchi di grassi insaturi buoni per l'organismo) e ricchi di proteine, minerali, vitamine.

Il mio consiglio è quello di alternare ogni settimana il tipo di latte vegetale da bere e non comprare per esempio sempre e solo quello di soia; a mio avviso, qualsiasi alimento consumato in eccesso può avere delle controindicazioni, soprattutto se non siamo sicuri della qualità del prodotto.
IO personalmente ho iniziato a bere il latte vegetale qualche anno fa, ne sono rimasta colpita dal sapore e in seguito ho notato che il latte di vacca mi risultava sempre più pesante sia da bere che da digerire (a oggi difficilmente ne cerco il sapore, ma può capitare che un bel cappuccino o una buona cioccolata calda mi ricordino della sua esistenza). Con il tempo però il latte vegetale mi è piaciuto così tanto da decidere di prepararmelo in casa... e anche questo è uno dei motivi per cui scrivo questo articolo. Ma andiamo per gradi...