Farmaci antinfiammatori e antinfiammatori naturali

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Tra i farmaci più venduti in Italia troviamo i FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei), i classici farmaci antinfiammatori 

di cui tutti noi, almeno una volta nella vita, abbiamo avuto bisogno. 

Esistono in persi formati: compresse, bustine, supposte, gocce, cerotti...

Hanno un'azione analgesica (riducono il dolore), antinfiammatoria e antipiretica (abbassano la febbre) ed è per questo che sono così ricercati (per esempio: per una febbre alta, un mal di denti, un'infiammazione dell'articolazione, etc.).

Tra i più famosi troviamo l'ibuprofene (esempio: MOMENT®), l'acido acetilsalicilico (esempio: ASPIRINA ®), l'acetaminofene (esempio: TACHIPIRINA®), il ketoprofene (esempio: OKI®), il flurbiprofene (esempio: FROBEN®) e tanti altri (diclofenac, naprossene, nimesulide, metamizolo,etc.).

Difficilmente in farmacia si ha l'occasione di capire davvero come funzionano questi farmaci, ma nel mio blog questo è possibile! Vuoi sapere come interagiscono con il tuo corpo? In quali occasioni è davvero utile l'assunzione di un FANS e in quali sarebbe meglio rivolgersi al mondo naturale? Quale potrebbe essere un'alternativa naturale all'ibuprofene? Scoprilo!! 

Sintomi di un'infiammazione

I classici sintomi di una infiammazione sono riassunti in quattro parole:

dolore (provocato dalla compressione delle terminazioni nervose)

calore (aumento della temperatura corporea)

gonfiore (si crea edema e quindi ristagno liquido)

rossore (provocato dall'aumento del flusso sanguigno e dalla vasodilatazione)

Effettivamente gli antinfiammatori funzionano così bene perché riducono la produzione di mediatori dell'infiammazione, e di conseguenza sono in grado di eliminare il dolore, abbassare la temperatura corporea (calore) e ridurre il gonfiore e il rossore (interagendo con i vasi sanguigni).

ATTENZIONE: gli antinfiammatori sono farmaci sintomatici, cioè farmaci che eliminano il sintomo ma non risolvono il problema alla radice!

Questa è un'informazione molto importante nel momento in cui ti ritrovi a dover scegliere tra un farmaco e un prodotto naturale; nel caso di un'infiammazione acuta come un forte mal di testa o un mal di denti improvviso, è una buona idea optare per un farmaco antinfiammatorio a basso dosaggio (non esagerare con il dosaggio perché il corpo potrebbe abituarsi in fretta a una elevata quantità, e inoltre gli effetti collaterali possono essere molto più evidenti).

Nel caso invece di un'infiammazione cronica, come l'artrosi, o di un'infiammazione prevedibile, come la sindrome premestruale, il mio consiglio è quello di passare ai rimedi naturali, e il motivo è semplice: potrai assumere il prodotto per più tempo senza effetti collaterali e, assunti con regolarità, miglioreranno notevolmente l'infiammazione e quindi il dolore.

Come agiscono i FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei

Il meccanismo d'azione di questi farmaci interferisce con perse funzioni dell'organismo regolate dagli enzimi COX1 e COX2; assumendo questi farmaci infatti non si agisce semplicemente contro l'infiammazione, ma si altera anche il normale funzionamento di:

  • vasi sanguigni (vasodilatazione e vasocostrizione)
  • bronchi (broncodilatazione e broncocostrizione)
  • aggregazione piastrinica
  • secrezione gastrica
  • sensibilità al dolore
  • temperatura corporea
  • reni
  • fegato

Tutto questo dovrebbe farti riflettere perché in realtà una semplice compressa interferisce su persi organi e tessuti; la principale pecca dei FANS è proprio la mancanza di selettività, non agiscono solo sul sito dell'infiammazione che vorresti tu! L'infiammazione alla fine è molto probabile che si riduca ma con gli interessi...ovvero con gli effetti indesiderati! 

Io inizierei a riflettere su questo, soprattutto se l'assunzione è abitudinaria o se già soffri di problemi di salute tra i quali: cattiva circolazione sanguigna, asma, allergia, formazioni di trombi, acidità gastrica, ulcere, insufficienza renale, ipertensione, problemi epatici, edemi, ritenzione liquida. Come abbiamo visto in precedenza, i FANS alterano la normale funzione di molti organi e tessuti, e quindi, in caso di malattia, possono peggiorare problemi di circolazione, di acidità, di insufficienza renale,...e così via.

In generale comunque, tutti dovremmo fare attenzione ai problemi più comuni dovuti all'assunzione dei FANS:

  • aumento di acidità gastrica, provocata da un'iperproduzione di acido cloridrico nel tuo stomaco e da una riduzione del muco protettivo nella mucosa gastrica; tra i FANS più gastrolesivi troviamo l'acido acetilsalicilico (esempio: ASPIRINA ®).
  • tossicità renale, provocata da una riduzione delle normali funzioni renali di filtrazione e riassorbimento, che portano a ipertensione, creazione di edemi e ritenzione di liquidi; tra i più nefrotossici troviamo l'acetaminofene (esempio: TACHIPIRINA®).
  • tossicità epatica (formazione di metaboliti secondari tossici o interferenza con il normale funzionamento del fegato) e del sistema nervoso centrale (mal di testa, vertigini, sonnolenza, nervosismo,...); tra cui nimesulide, acido acetilsalicilico e acetaminofene.

inflammation

Esistono antinfiammatori naturali?

In natura esistono parecchi rimedi utili contro l'infiammazione, così tanti che a volte il problema penta sceglierne uno!

Prima di tutto ogni pianta ha perse funzioni, principali o secondarie (in questo caso vedremo solo quella antinfiammatoria) e, in secondo luogo, non tutte le infiammazioni sono uguali!

Quindi non è detto che una stessa pianta serva per un mal di gola e allo stesso tempo per un'artrosi! Molti rimedi naturali sembrano tutti uguali ma non lo sono!

Se volessi fare una tipica lista delle piante naturali più utilizzate contro le infiammazioni, questa sarebbe la mia (non spaventarti):

Achillea millefolium, Althaea officinalis, Ananassa sativa, Harpagophytum procumbens, Boswellia serrata, Calendula officinalis, Chamomilla matricaria, Oenothera biennis, Equisetum arvense, Ribes nigrum, Spirea ulmaria, Uncaria tomentosa, Zingiber officinale, Curcuma longa, Salix alba.

Quanti nomi vero? Io credo che in molti casi, tutti questi nomi possano portare a una grande confusione e non alla soluzione! Cerchiamo allora di mettere ordine! Vediamo insieme le principali piante utilizzate, sottolinenado solo il tipo d'infiammazione per cui sono più adatte.

Antinfiammatori per gotta, artrosi e benessere delle articolazioni

Artiglio del diavolo (Harpagophytum procumbens), inibisce lo stesso enzima degli antinfiammatori classici (COX2) senza dare tutti quegli effetti collaterali e agisce in particolare a livello osteo-articolare, quindi contro reumatismi, artrite, osteoartrosi, dolori articolari, tendiniti.

Boswellia (Boswellia serrata) inibisce la catena dell'infiammazione agendo sul enzima 5-lipossigenasi e quindi sulla formazione dei leucotrieni, mediatori dell'infiammazione. In commercio esistono davvero pochi farmaci con lo stesso meccanismo d'azione! È uno dei rimedi più utilizzati in caso di artrosi e reumatismi.

Uncaria (Uncaria tomentosa), importante in caso di artrosi, artrite e gotta, per ridurne notevolmente il dolore.

Curcuma (Curcuma longa), potente antinfiammatorio capace di inibire la produzione di prostaglandine, precursori dell'infiammazione, utile soprattutto per infiammazioni articolari, dolori mestruali e infiammazioni intestinali.

Ribes nero (Ribes nigrum) -foto- inibisce la formazione d'istamina e stimola la produzione di catecolamine (ormoni antinfiammatori), è ottimo in caso di allergia, gotta e artrite.

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Antinfiammatori per arrossamenti

Camomilla (Chamomilla matricaria), antinfiammatorio per occhi arrossati, afte, stomatiti, gengiviti (in creme, oli o infusione del fiore da applicare localmente).

Calendula (Calendula officinalis) -foto- ricca di principi attivi antinfiammatori come l'acido salicilico e l'acido malico, è l'antinfiammatorio d'eccellenza in caso di arrossamenti, da un semplice arrossamento da pannolino a quelli causati da dermatite atopica o psoriasi (in creme, oli o infusione del fiore da applicare localmente)..

calendula

Antinfiammatori per apparato urinario e intestinale

Achillea ( Achillea millefolium), ricca del principio attivo azulene, è utilizzata in caso di gastriti e ulcere, infiammazioni delle vene e sindrome premestruale.

Coda cavallina (Equisetum arvense), una delle piante più ricche in minerali, è un buon antinfiammatorio delle vie urinarie e della prostata.

Curcuma (Curcuma longa), potente antinfiammatorio capace di inibire la produzione di prostaglandine, precursori dell'infiammazione, utile soprattutto per infiammazioni articolari, dolori mestruali e infiammazioni intestinali.

Enotera (Oenothera biennis), ricca di acidi grassi omega 6 (GLA) che stimolano la produzione di prostaglandine antinfiammatorie, è indispensabile in caso di sindrome premestruale, dermatiti ed eczema atopico.

Malva (Malva sylvestris), ricca in mucillagini, è ottima in caso di infiammazioni respiratorie (mal di gola, bronchiti, asma), infiammazioni dell'apparato urinario (nefrite, cistite) e infiammazione dell'apparato digestivo (ulcera, gastrite, perticoli).

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Antinfiammatori per vie respiratorie, influenza e mal di testa

Salice bianco (Salix alba), precursore dell'ASPIRINA®, per il suo contenuto in acido salicilico, è utilizzato per dolori di vario genere (mal di testa, mestruazioni, sciatica, dolori muscolari,...), febbre, influenza e raffreddore.

Spirea (Spirea ulmaria), anch'essa ricca di acido salicilico, inibisce la formazione delle prostaglandine, mediatori dell'infiammazione, ed è una buona alternativa in caso di mal di testa, stati influenzali e febbre.

Malva (Malva sylvestris), ricca in mucillagini, è ottima in caso di infiammazioni respiratorie (mal di gola, bronchiti, asma), infiammazioni dell'apparato urinario (nefrite, cistite) e infiammazione dell'apparato digestivo (ulcera, gastrite, perticoli).

Zenzero (Zingiber officinale), potente antidolorifico per massaggi muscolari e articolari, e antinfiammatorio in caso di influenza, sinusite, febbre e artrosi.

Ribes nero (Ribes nigrum) -foto- inibisce la formazione d'istamina e stimola la produzione di catecolamine (ormoni antinfiammatori), è ottimo in caso di allergia, gotta e artrite.

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Come puoi vedere, ognuna di queste piante si differenzia dalle altre per un'azione specifica su un certo tipo d'infiammazione. In alcuni casi abbiamo la possibilità di scegliere tra una o più piante, come nel caso dell'artrosi o dell'influenza, ma almeno ora sai che un ribes nero non può aiutarti in caso di dolori mestruali e che il salice bianco è ottimo per la febbre. 

Tutte queste piante puoi trovarle in preparati per uso esterno, come oli e creme, o per uso interno, come compresse, gocce e bustine.

A differenza dei classici farmaci antinfiammatori, il tempo richiesto per ottenere l'effetto voluto è maggiore ma, allo stesso tempo, la presenza di effetti collaterali è praticamente nulla. E quest'ultimo dato non è affatto da sottovalutare.

Dieta antinfiammatoria

In ogni caso, la cosa migliore è quella di associare sempre una dieta "antinfiammatoria":

  • povera di alimenti di origine animale
  • abbondante in frutta e verdura, cereali integrali, legumi
  • povera di grassi saturi (carne rossa, burro e derivati, cibi fritti, cc.)
  • povera di zucchero aggiunto e cereali raffinati (bianchi)
  • con un buon apporto di antiossidanti (derivati da frutta, verdura, semi)
  • ricca di alimenti specifici antinfiammatori come i funghi shitake, lo zenzero, la curcuma.
  • con un buon rapporto omega 3/omega 6 a favore degli omega 3 (per esempio mangiando pesce azzurro, oli e semi di lino, noci).

E non dimenticarti di cercare sempre la vera causa della tua infiammazione! Non serve a molto assumere un farmaco o una pianta antinfiammatoria in caso di un mal di testa da cattiva digestione....la soluzione non la troverai nell'antinfiammatorio, ma piuttosto nel risolvere il vero problema; nel caso del mal di testa da cattiva digestione, cambiando le abitudini alimentarie e riducendo lo stress per migliorare il più possibile la digestione.

Grazie per aver letto questo articolo

Letto 57774 volte Ultima modifica il Giovedì, 11 Aprile 2019 10:58
Enrica Castellar

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