Ti illustro il perché di questo mio pensiero:
- Le benzodiazepine danno dipendenza sia fisica che psicologica, quindi più si assumono più è difficile smettere di assumerli.
- Danno assuefazione, quindi è necessario aumentare la dose o cambiare molecola per sentire gli effetti desiderati.
- Danno crisi di astinenza in caso di mancata assunzione o brusca interruzione. Si verifica quello che si conosce come "effetto rebound" con la comparsa dell'azione esattamente opposta a quella desiderata: insonnia, ansia, agitazione, tensione muscolare, deliri, irritabilità, palpitazioni, tremori, sudorazioni, nausea, cefalea, ecc. Per questo la sospensione di questi farmaci deve sempre essere graduale e sotto consiglio medico che ne valuterà con attenzione le modalità di riduzione del farmaco (quantità di compresse assunte e tempi di somministrazione).
- Se si assumono per dormire, possono dare un "effetto hangover" cioè una sensazione simile al post-sbornia di intontimento, sonnolenza, disturbi dell'equilibrio; questo succede perché il corpo in realtà non ha raggiunto una vera e propria fase REM del sonno e quindi non ha riposato profondamente.
- Possono dare effetti indesiderati: disturbi del movimento, disturbi cognitivi, cefalea, vertigini, nausea, vomito, incontinenza, ipotensione ortostatica, sedazione eccessiva, amnesia anterograda. Attenzione in attività lavorative che richiedono prontezza di riflessi e destrezza manuale!
- Interagiscono con l'alcool: è l'interazione più rilevante dal punto di vista della tossicità e inoltre potenzia l'effetto depressivo a livello del sistema nervoso causando sonnolenza, intontimento, disturbi del movimento, ecc.
- Interagiscono con altri farmaci: barbiturici, neurolettici, antistaminici, analgesici-narcotici (farmaci con meccanismi d'azione simili alle BDZ).
Ansiolitici naturali
Se il tuo stato di ansia o insonnia è strettamente collegato allo stress ti consiglio anche di leggere l’articolo “Come ridurre lo stress” dove troverai utili consigli alimentari, naturali e di stile di vita.
Alimentare il tuo sistema nervoso centrale è sicuramente il primo passo da fare: aumenta l’assunzione di omega 3 (noci e frutta secca, pesca azzurro, oli vegetali, semi), legumi, cereali integrali, verdura, lievito di birra, alghe, cacao puro.
Ci tengo a sottolineare il passaggio dalle farine bianche e derivati (pasta, riso, biscotti, pane, ecc.) a quelle integrali. I cereali integrali sono importanti per evitare picchi glicemici nel sangue che provocano carenze energetiche nel corpo e nel cervello causando irritabilità, ansia e stanchezza.
Se l’alimentazione non fosse sufficiente puoi assumere integratori alimentari come:
vitamine del gruppo B (50 mg o µg a seconda della vitamina al giorno), DHA (100-200 mg al giorno), magnesio (200-600 mg al giorno) e idrossitriptofano o 5-HTP (100-300 mg al giorno). Questi prodotti sono da assumere per diversi mesi poiché servono ad alimentare e colmare eventuali carenze nell’organismo. In caso di assunzione di farmaci consultare sempre il medico.
La natura inoltre ti offre diverse piante che possono essere considerati veri e propri ansiolitici naturali.
Valeriana (Valeriana Officinalis): aumenta la sintesi del GABA, lo stesso neurotrasmissore su ci influiscono anche le benzodiazepine, ed è utile soprattutto in caso di problemi legati alla conciliazione del sonno e ai risvegli notturni.
Biancospino (Crataegus oxyacantha): aumenta la forza di contrazione del muscolo cardiaco, ha un’azione sedativa del sistema nervoso centrale e migliora la circolazione coronarica. È la più consigliata in caso di stress con sintomi quali palpitazioni, ipertensione, eccitazione nervosa o insonnia.
Passiflora (Passiflora incarnata): aumenta l'affinità per il GABA, la stessa sostanza sui cui intervengono le benzodiazepine; ha un’azione ansiolitica e sedativa molto amplia e per questo si utilizza in caso di ansia, disordini del sonno, tensioni muscolari, spasmi e palpitazioni.
Melissa (Melissa officinalis): a differenza di altre piante ha un’azione sedativa più blanda e può essere utilizzata più facilmente in anziani, adolescenti o persone sensibili ad altre piante ansiolitiche. Viene soprattutto utilizzato in caso di ansia e stress che provocano tra i vari sintomi spasmi addominali e colon irritabile.
Tiglio (Tilia Platyphyllos): ha un'azione sedante poiché agisce sugli stessi recettori delle benzodiazepine, ma ha un effetto più blando. Per questo può essere utilizzato anche in anziani o adolescenti in caso di ansia ed insonnia.
Anche in questo caso, soprattutto se si stanno giá assumendo farmaci ansiolitici, antidepressivi o inibitori del sistema nervoso centrale, un consiglio molto importante da rispettare è quello di avvisare il medico prima di assumere un prodotto naturale. Questo perchè avendo meccanismi d'azione simili ai farmaci, possono interagire con quest'ultimi o potenziare la loro azione.
PRODOTTI CONSIGLIATI:
VALERIANA | BIANCOSPINO |
PASSIFLORA |
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MELISSA | TIGLIO |
Grazie per aver letto questo articolo